Dott.ssa Bergamo Silvia
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Neuropsicologia
È una disciplina che studia i processi cognitivi e comportamentali strettamente correlati al funzionamento del sistema nervoso. Differisce dalla neurologia che interessa, invece, il campo della medicina.
I suoi ambiti di applicazione possono riguardare l’età adulta, per riabilitare funzioni cognitive compromesse a causa di danni o deficit, o l’età evolutiva, per monitorare e sostenere le traiettorie di sviluppo dalla prima infanzia fino all’adolescenza.
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Chi è il neuropsicologo specializzato in età evolutiva?
Risponde a diversi tipi di difficoltà del bambino e si dimostra utile in presenza di:
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Ritardo nell’acquisizione delle principali tappe di sviluppo;
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Ritardo del linguaggio e disturbo primario del linguaggio;
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Difficoltà e/o disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia);
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Difficoltà attentive e deficit di attenzione e iperattività (ADHD);
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Difficoltà a livello di funzioni esecutive (memoria di lavoro, inibizione e flessibilità cognitiva);
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Funzionamento intellettivo limite e disabilità intellettive;
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Sindromi genetiche;
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Patologie neurologiche (ad es. epilessia);
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Disturbi dello spettro autistico.
Si occupa di:
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Valutare i vari aspetti del funzionamento del bambino (ad esempio profilo di apprendimento, abilità di adattamento, qualità di vita, ecc.);
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Restituire ai genitori una visione del funzionamento cognitivo generale del bambino, con l’obiettivo di evidenziare le aree di maggiore abilità e competenza, accanto a quelle di fragilità e criticità;
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Progettare un percorso abilitativo e/o riabilitativo individualizzato, all’interno del quale possono integrarsi trattamenti cognitivi, logopedici e neuropsicomotori;
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Prevedere un lavoro congiunto con la famiglia e la scuola, in quanto lo sviluppo del bambino è valutato all’interno del suo contesto di vita.
La valutazione neuropsicologica è prevista per bambini in età prescolare con difficoltà nello sviluppo, nella relazione, nella comunicazione, nell’apprendimento, nell’attenzione e\o con problemi comportamentali. Vengono presi in esame le funzioni neuropsicologiche (abilità cognitive, memoria, attenzione, funzioni esecutive, linguaggio, apprendimenti, prassie) e anche gli aspetti emotivo-relazionali.
Tale valutazione permette la comprensione di tutti i domini, consentendo di delineare il profilo del bambino evidenziandone i punti di forza e di debolezza.
La valutazione si effettua tramite somministrazione di prove tarate e standardizzate e, se necessario, questionari strutturati. Le prove somministrate sono usate nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali e sono ponderate a seconda dell’età. Gli specifici test utilizzati verranno definiti sulla base delle difficoltà segnalate dai genitori nel corso del primo colloquio e di volta in volta selezionati in modo che la situazione non risulti troppo gravosa per il bambino. Non è una asettica somministrazione di prove ma, nell’ottica di mettere al centro il bambino e la sua famiglia, verranno prese in considerazione tutte le variabili che contribuiscono alla costruzione di un rapporto di piena collaborazione, nella convinzione, che solo attraverso un percorso di questo tipo si possa giungere a conclusioni diagnostiche e riabilitative attendibili ed efficaci.
Dopo l’analisi dei test, avviene la stesura della relazione clinica e vengono date le indicazioni per eventuali interventi terapeutici.
Come si svolge la consulenza neuropsicologica- psicodiagnostica
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Raccolta dei dati anamnestici;
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Colloquio clinico con i genitori (utile per raccogliere le informazioni sulle difficoltà del bambino nell’ambiente di vita);
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Somministrazione di test neuropsicologici, e di specifici questionari strutturati per l’analisi del comportamento del bambino;
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Stesura scritta della valutazione;
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Colloquio clinico di restituzione dei risultati;
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Eventuale condivisione con gli insegnanti.